L’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’assestamento e il rendiconto 2018 della Regione. Un via libera arrivato dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto legislativo che autorizza la Regione siciliana al ripiano in dieci anni del disavanzo 2018.
La norma ha dunque consentito oggi di approvare l’assestamento, in linea con le risultanze della parifica, oltre che alleggerire il ripiano del disavanzo nel 2020, 2021 e 2022. Via libera anche all’articolo che proroga fino al 31 dicembre i contratti dei 5.200 precari Asu. A stemperare il clima d’Aula la decisione del governo Musumeci di dare agli uffici finanziari le linee-guida per l’elaborazione dell’esercizio provvisorio per due mesi, che verrà approvato a Palazzo Orleans entro fine anno per poi essere trasmesso all’Ars che darà il via libera a gennaio. Le direttive prevedono la garanzia del pagamento di tutti gli stipendi e l’applicazione di apposite formule per il recupero di eventuali mensilità di stipendi pregressi.
“La proroga al 31 dicembre 2020 per i lavoratori socialmente utili, benché giunta in calcio d’angolo, salva i 5200 Asu della nostra regione. Sarebbe stato assurdo, dopo aver approvato ad ottobre la norma per la fuoriuscita dei lavoratori Asu dalle cooperative, ritrovarsi il primo gennaio senza le risorse per la prosecuzione delle attività svolte dagli stessi. Adesso bisognerà avviare quel percorso virtuoso che potrà finalmente dare una risposta concreta e dignitosa a questi lavoratori”. Lo dice Danilo Lo Giudice, deputato regionale Udc, a margine del voto all’assestamento di Bilancio in cui e’ stato approvato l’emendamento che proroga le attività dei lavoratori socialmente utili.
“Abbiamo votato contro un assestamento di Bilancio che ha messo in evidenza tutti i gravi errori contabili, finanziari ed amministrativi del governo Musumeci. Si continua ad andare avanti a tentoni, senza una strategia né un indirizzo politico. Se non fosse stato per il senso di responsabilità del governo nazionale, che pochi giorni fa ha permesso la spalmatura del disavanzo, oggi avremmo una Regione ad un passo dal fallimento”. Lo dicono i parlamentari del gruppo Pd all’Ars a proposito del voto di oggi sui ddl finanziari votati dall’Aula. “Abbiamo inoltre espresso la nostra più ferma contrarietà alla scelta del governo di non utilizzare i 27 milioni di euro inizialmente accantonati, dando un ulteriore colpo a diversi settori a cominciare dal mondo dell’agricoltura, del lavoro, della cultura e dello sport”, concludono.