Vienna, il terrorista ucciso è un giovane macedone simpatizzante dell’Isis

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Il terrorista ucciso ieri sera a Vienna dopo gli attacchi nel centro della capitale austriaca sarebbe un giovane viennese di origini albanesi della Macedonia del Nord. Lo riferisce il responsabile della rivista austriaca Falter, Florian Klenk.

“Si chiama Kurtin S., nato nel 2000 a Vienna, dove era cresciuto. E’ di origini albanesi e i suoi genitori provengono dalla Macedonia del Nord e non hanno alcun legame con l’islamismo”, ha scritto Klenk su Twitter.

Il giovane terrorista, armato con fucile d’assalto, pistola, machete e cintura esplosiva, era noto ai servizi di sicurezza antiterrorismo (Bvt) per essere stato uno dei 90 islamisti austriaci che hanno cercato di recarsi in Siria.

Intanto è salito il bilancio delle vittime con almeno quattro civili morti, oltre all’attentatore ucciso dalla polizia, e almeno 17 feriti, di cui sette in pericolo di vita. L’Austria si è svegliata scioccata con le scuole chiuse e l’invito a rimanere a casa. Gli attentatori, un vero e proprio commando ben addestrato, potrebbe essere di 4 persone, secondo gli inquirenti.

Iniziano intanto a trapelare le prime notizie, il ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer, ha rivelato la matrice islamista degli attacchi, sottolineando che l’uomo ucciso dalle forze di sicurezza era un “simpatizzante” dell’Isis.

Secondo altri media austriaci poco prima di entrare in azione il terrorista aveva prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi. Per il momento, però, gli attacchi non sono stati rivendicati mentre la Bild riferisce che avrebbe postato sui social il suo intento ieri.

Perquisizioni a tappeto e fermi sono  in corso nel Paese alla ricerca degli altri possibili attentatori. E anche la Germania, dopo una decisione analoga presa ieri dalla Repubblica ceca, ha alzato l’allerta controlli alle sue frontiere. Quanto alle vittime civili, per ora è noto solo che si tratta di due uomini e due donne, una delle quali era una cameriera. La polizia austriaca sta cercando in queste ore di ricostruire la dinamica degli attentati anche attraverso oltre 20mila video inviati online dal pubblico. Un team di 35 investigatori li sta esaminando. Nel complesso, sono al lavoro un migliaio di agenti provenienti anche dalla Niederoesterreich e dal Burgenland, mentre 75 militari dell’esercito federale sono stati inviati a difendere gli obiettivi sensibili.