Vinti i primi ricorsi contro le multe nella Ztl a Palermo

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Vinti i primi ricorsi contro le multe nella Ztl a Palermo. L’introduzione della zona a traffico limitato ha comportato una rivoluzione nel circolazione stradale ma anche un elevatissimo numero di verbali a carico degli automobilisti che nel 2017 hanno raggiunto quota 86.000. Contravvenzioni non sempre legittime.

Nei due casi dei quali riferiamo è stato il Prefetto di Palermo a dare torto al Comune e a disporre l’archiviazione dei verbali elevati dalla polizia municipale.

Le presunte infrazioni si riferivano al transito di una vettura senza contrassegno per la Ztl in via Gagini e all’ingresso della stessa auto in piazza Marina da via Porto Salvo.

Nel primo caso il ricorso presentato al Prefetto di Palermo dall’avvocato Claudia Luzzio, dello studio legale Cascio, ha eccepito la carenza di segnaletica.

“L’articolo 7/10 del Codice della strada prescrive la necessità di segnalazione delle zone a traffico limitato nonché dei varchi di accesso, segnaletica che per indicazioni, forma e dimensioni, deve essere idonea a essere percepita dall’utente della strada a tal fine i segnali devono essere visibili, rispettosi di tutte le caratteristiche prescritte e posti a una distanza minima di m. 80 dalla zona interessata (…)” – si legge nel ricorso dello studio legale.

In effetti il Prefetto ha accolto il ricorso contro la multa nella Ztl affermando che “al momento dell’infrazione la segnaletica verticale della Ztl era posto sul lato sinistro e non destro della piazza colonna così come previsto dalla normativa vigente, mentre sul lato destro si riscontrava una segnaletica indicante ‘senso unico'”. Inoltre, scrive sempre nelle sue motivazioni la Prefettura: “Il conducente del veicolo ha possibilità di accesso in via Gagini senza avere poi la possibilità di uscire da un apposito varco libero”.

Considerati questi due elementi è stata disposta l’archiviazione del primo verbale di contravvenzione. Su via Porto Salvo, invece, l’avvocato Luzzio aveva eccepito nel suo ricorso che “esaminando le foto che ritraggono l’angolo tra via Casadei e Corso Vittorio Emanuele (varco di via Porto Salvo), si vede che il segnale stradale autorizza ad andare dritto (cioè verso il varco!) avvisando il conducente che, se si svolta a destra, imboccando corso Vittorio Emanuele, si entra nella Ztl. Si tratta, quindi, di segnaletica che inganna il condicente che non è avvisato che andando dritto entrerà in Ztl”.

Anche in questo  secondo caso il Prefetto ha ritenuto che ci sia un difetto nella segnalazione del varco d’ingresso e nessuna possibilità di uscire dalla Ztl senza incorrere in una infrazione. In considerazione di queste motivazioni è stato annullato anche il secondo verbale.